Buongiorno buongiorno buongiorno buongiorno BUONGIORNO. Ci troviamo oramai alla metà del mese di maggio, il caldo si fa sentire, i raggi del Sole penetrano le nostre carni e la Vitamina D fa il suo corso, e per questo mi sento molto più rilassato (non è vero) e ho deciso, come poche volte in vita mia, di fare beneficenza! In che senso, vi starete chiedendo…
Be’… E’ arrivato il momento di recensire un album di un artista UOMO. Io definisco la musica maschile (non tutta, per carità) un esperimento sociale non riuscito. Non trasmettono nulla, i testi sono inutili, infantili, fasulli e spesso discriminatori. Generalizzo perché su spotify gli artisti italiani più ascoltati sono lo schifo umano. No name no querela.
Ma questa volta NO. Parliamo di una fatina ma maschio.
Recensiamo “Volevo essere un duro”, il quarto (addirittura) album in studio di Lucio Corsi, che ha conquistato il secondo posto nella classifica della 75esima edizione di Sanremo con il brano omonimo e che ha raggiunto la prima posizione nella classifica FIMI Album. Un debutto impressionante. Ma impressionante sarà anche il suo album? Ragazzi, ho brutte notizie. Ma proprio brutte.
Brano n.1 -– Tu sei il mattino
“Sono nato a mezzogiorno, tra le foglie rosse sulle strade
Nella città che si metteva addosso le prime luci di Natale
Ho imparato come stare al mondo dagli ulivi nella rete
Che s'inchinano soltanto sotto al peso della neve”
Sbaglio o questa canzone racconta di una visione mistica la quale costituisce l’apparato genitale femminile? Nei bagni di una struttura pubblica? Tra, deduco, minorenni? Mh.
Mi sembra una scopiazzata di “Volevo essere un duro”, ma poi mi accorgo che Tu sei il mattino è uscita molto prima (ricordate questo dettaglio). Testo controverso e insignificante ma melodia orecchiabile, l’unico punto a favore.
Brano n.2 — Sigarette
“Sigarette, sigarette
Tra il bene e il male scelgo sempre sigarette
C'è chi smette, c'è chi smette
Personalmente fumerò per sempre”
Il vizio che prevale sul buon senso. Malinconica quanto basta e, questa volta, ammetto, è una delle poche canzoni carine :clap:. E’ la seconda traccia e sono già abbondantemente saturo per quanto riguarda lo stile delle canzoni, cantate tutte in modo uguale e con lo stesso epicentro. La schitarrata. E poi il nulla.
Brano n.3 — Volevo essere un duro
“Ho anche paura del buio
Se faccio a botte le prendo
Così mi truccano gli occhi di nero”
Questo brano è arrivato sul podio. A Sanremo.
Come debutto non è male, trasuda personalità. Fin quando non ascolti la discografia di Lucio. E’ una delle uniche due canzoni che si salvano dell’album. Ma il testo è meh. E' una cosa che accomuna tutti i brani: in alcune parti (come nell’intro) mi sembra che ci siano parole buttate lì a caso.
Ha meritato il secondo posto, ma nelle classifiche sulle varie piattaforme streaming/radio non ha riscosso il successo dovuto. Per me Lucio è stato il capro espiatorio per un vile e fallace tentativo di non far vincere Olly. Questo è.
Brano n.4 — Francis delacroix
“Francis Delacroix vestito come Jake ed Elwood
Dice che viene dalla giungla, quella sul passo della Cisa
Dice che a Napoli ha fumato con il Buddha nel camerino di Bob Dylan”
Questo brano è un crescendo caos e trash quanto basta. Mi piace.
Passiamo, casualmente, dall’assasinio di Papa Wojtyla (...Mai avvenuto) a Pulcinella e… Non- Non posso-
Sì, al KKK. Qui abbiamo sgravato.
Ritornello che ti sveglia dal mosciume che ci hanno dato le altre tracce, e apprezzo i riferimenti non-sense a Napoli.
Brano n.5 — Let There Be Rocko
“Passava tutta l'ora di ginnastica
Nei buchi delle serrature, in cerca di ragazze nude
Rocco, everybody let's Rocco”
Carina per il ritmo incalzante, ma mi ricorda Luigi il pugilista di Elio. E comunque sono saturo.
La recensione finisce qui. Ho dato un veloce ascolto a i restanti quattro brani e sono veramente pietosi. I testi sono tutti uguali e trattano gli stessi argomenti, donne e altri soggetti che conosce solo Lucio. Moscio a non finire, melodie tutte uguali, canta (in realtà sussurra) sempre allo stesso modo. Mi sono rotto, è stata una tortura. Non voglio risultare monotono e scrivere le stesse tre cose, perciò finisce qui. Ciao.
HELLO. Oggi, 18 maggio, l'Austria trionfa all'eurovision. Bo a me la canzone non piace ma comunque complimentoni a Lucio e per il nostro quinto posto totalmente inaspettato. Bravo. Ah e comunque è dal 2017 che l'Italia non esca dalla top 10. I NOSTRI DIRITTI IN EUROPA